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Oggi ho deciso di proporvi il mio commento al testo di una canzone che mi sta particolarmente a cuore. Ho scelto proprio questa, Breathe (2AM) di Anna Nalick, per alcuni motivi, che ora vi spiegherò.

Anzitutto, oggi radio e tv ci propongono delle canzoni che vengono conosciute poi a livello internazionale ma che, molto spesso, per quanto possano essere belle, contengono un significato piuttosto effimero e superficiale. La canzone di cui vi parlerò è esattamente il contrario. Seconda cosa: il testo di questo singolo, oltre ad essere particolarmente bello e profondo, è piuttosto enigmatico, tanto che ho cercato a lungo su Internet una possibile interpretazione da attribuirgli, ma ce ne sono davvero molte, e ognuna di esse risulta assolutamente valida e lecita. Terzo motivo: la cantante è poco famosa, ma la sua produzione musicale è davvero bella e merita di essere conosciuta. Quarta ragione: il testo può benissimo essere analizzato come una poesia. Parliamoci chiaro: tutte le canzoni possono essere considerate delle poesie, perché sono scritte in versi! Ma solo poche di loro presentano delle particolarità tali che, non solo rendono il brano più bello musicalmente, ma anche più interessante sul piano letterario. Quinto motivo: il testo, per quanto possa essere interpretato secondo diversi punti di vista, presenta dei contenuti attuali e degni di attenzione. Sesta ed ultima ragione: grammaticalmente il testo risulta piuttosto corretto, a differenza di molte altri brani, dove la grammatica sembra essere l’ultimo aspetto a cui si sia prestato attenzione.

Fatta questa premessa, passiamo all’analisi vera e propria della canzone.

Struttura: Il testo della canzone non si distacca dalle altre, sul piano strutturale. Si compone, come al solito, di una prima strofa, del ritornello, di una seconda strofa, del bridge, di un altro bridge e, infine, del ritornello.

Stile: Tutte le parti della canzone, citate precedentemente, si compongono di sei versi.

Inoltre, la canzone è caratterizzata dalla presenza di rime, che compaiono in ogni sua parte. Ma, prendendo in analisi solo la prima strofa, esse sono del tipo: AA, BC, DC. Nonostante non si possa parlare di un consueto schema ritmico, si deve comunque apprezzare il tentativo di collegare tra loro i versi mediante figure di suono che non possono che migliorare la musicalità della canzone.

Contenuto ed interpretazione: Adesso arriva il tasto dolente, ma anche il più bello. Come vi ho già detto, è molto difficile interpretare questa canzone. Intanto l’ho tradotta. Ho cercato di attenermi quanto più al testo, quindi perdonatemi le espressioni poco eleganti.

RESPIRA (2 DEL MATTINO)
Le due del mattino e lei mi chiama perché sono ancora sveglia. / “Mi puoi aiutare a sbrogliare il mio ultimo errore? / Non lo amo, è solo che l’inverno non era la mia stagione”. / Sì, attraversiamo le porte, i loro occhi (sono) così accusanti, / come se avessero alcun diritto di criticare. / Ipocriti, siete tutti qui per la stessa ragione. // Perché non puoi saltare la traccia, siamo come auto su di un filo / E la vita è come una clessidra, incollata al tavolo. / Ragazza, nessuno può trovare il pulsante “rewind”. / Quindi tieni la tua testa nelle tue mani / E respira, respira e basta. / Respira, respira e basta. // Lui compirà a maggio 21 anni alla base di Fort Bliss. / Un solo giorno, si è seduto sul fiasco nel suo pugno. / “Non sono sobrio forse da Ottobre dello scorso anno”. / Qui in città puoi raccontare che è stato giù per un po’ di tempo, / ma mio Dio è così bello quando il ragazzo sorride. Voglio abbracciarlo, forse ne canterò solo. // Perché non puoi saltare la traccia, siamo come auto su di un filo / E la vita è come una clessidra, incollata al tavolo. / Ragazza, nessuno può trovare il pulsante “rewind”. / Quindi tieni la tua testa nelle tue mani / E respira, respira e basta. / Respira, respira e basta. // C’è una luce in ogni fine di questo tunnel, tu gridi / perché ne sei tanto dentro quanto mai ne sarai fuori. / Questi errori che hai commesso, li commetterai di nuovo, / se solo tu proverai a voltarti indietro. / Le due del mattino e sono ancora sveglia a scrivere una canzone. / Se la butto tutta giù sulla carta, non rimarrà più / dentro di me, minacciando la vita a cui appartiene. / E mi sento come se fossi nuda davanti alla folla, / perché queste parole sono il mio diario che sto urlando. / E so che le userai, comunque tu lo voglia. // Perché non puoi saltare la traccia, siamo come auto su di un filo / E la vita è come una clessidra, incollata al tavolo. / Ragazza, nessuno può trovare il pulsante “rewind”. / Quindi tieni la tua testa nelle tue mani / E respira, respira e basta. / Respira, respira e basta. //

Dalla prima strofa, l’unica cosa che si comprende è che sta avvenendo una telefonata tra due amiche, di cui una chiede aiuto all’altra per un errore che ha commesso. Esso provoca talmente tanta confusione che viene forse celato da un alibi, quale la stagione invernale. A questo punto, la seconda metà della strofa invita il lettore nel gioco di sguardi di cui parla: gli occhi sono accusatori, vogliono biasimare l’errore e quasi colpevoli di un’illecita curiosità.

Ora è il momento del ritornello che, per fortuna, non è particolarmente difficile da interpretare: da esso emerge il concetto del tempo che trascorre inesorabile, che non può essere fermato, né ripercorso a ritroso: non c’è alcun pulsante di “rewind” che permetta di rivivere dei momenti per migliorarli, correggerli. Con questo, la cantautrice vuole spiegare alla sua amica che non può rimediare allo sbaglio ormai commesso. Del ritornello, voglio fare solo un’osservazione: un primo accenno al concetto di musica, ripreso poi più avanti, espresso mediante il pulsante del “rewind”.

Passiamo ora alla seconda strofa. Darne una spiegazione è davvero difficile, perché credo che tutti gli “enigmi” vengano a galla solo a questo punto. Sì, perché d’improvviso la cantante parla di un certo “lui”. Non ne fa solo una semplice menzione come nella prima strofa, ma racconta in breve la sua storia. Si parla di un ragazzo giovane, di nemmeno ventuno anni, con un passato di alcol. Per lui è difficile rinunciare al suo fiasco, che gli rimane per questo al suo fianco, quasi come un amico fedele. Nonostante possa avere commesso ripetutamente l’errore di bere, egli rimane sempre un ragazzo “bello quando sorride”, che strappa un abbraccio, o addirittura una canzone. Anzi, la canzone, proprio Breathe (2AM).

A questo punto viene da chiedersi cosa la cantante cerca di raccontarci. Io ho pensato a una maternità non desiderata e, successivamente, accusata e rimproverata, nel caso della prima strofa. Mentre, semplicemente di una vittima dell’alcol, nel caso della seconda. Questi racconti potrebbero essere collegati da un comune filo rosso? Chi lo sa! Magari il padre del futuro bambino è proprio il ragazzo che compirà ventuno anni alla base di Fort Bliss.

Ora è il turno del bridge che, a quanto pare, si rifà alla situazione del ragazzo: non a caso si parla di un tunnel e di una luce al suo termine, che può essere raggiunta, a meno che non ci si volti a guardare indietro, proprio come nel mito di Orfeo. Facile intuire cosa questo tunnel rappresenti: un momento buio della vita, dal quale si può uscire, ma che non deve essere più percorso, pena la ricaduta negli errori già commessi.

Infine, l’ultimo “bridge”, in cui la musica scompare improvvisamente, per poi riprendere solo con il successivo ritornello, è dedicato esclusivamente alla cantante, alla sua vita e alla musica. La Nalick ha bisogno di scrivere, un’esigenza che le permette di liberarsi di un racconto che altrimenti ferirebbe il suo animo. Sebbene lo scopo venga raggiunto, la sensazione che ne emerge è quella di sentirsi come nuda davanti a una folla: le parole sono così spontanee e palesi, che non potrebbero rivelare meglio il mondo interiore della cantante.

C’è chi ha considerato questa canzone come il racconto dell’esperienza dell’aborto e della droga. Come ho già detto, tutto è possibile. Per il momento vi ho spiegato come la penso io. Se anche voi avete in mente qualche interpretazione ulteriore, non indugiate a farmela sapere in qualche commento. Intanto v’invito ad ascoltare questa meravigliosa canzone, dove la musica e le parole si fondono insieme in perfetta armonia, tanto che, proprio nei momenti in cui la cantante invita a respirare, lei stessa lo fa, prendendo fiato dopo aver cantato quasi ininterrottamente.

BREATHE (2AM) – VIDEO