Coffee is always a good idea.
6 gennaio 2013
Si dice che il Natale sia un motivo in più per fare un’opera di bene. Avrei dovuto scrivere quest’articolo prima delle feste, forse. Ma non è mai troppo tardi, perché, come direbbe il vecchio saggio, ogni giorno è Natale. Per cui voglio proporvi l’associazione Onlus 1 caffè, nata da un gruppo di volontari, tra cui lo stesso Luca Argentero, insieme a sua sorella Francesca. Lo staff dà la possibilità di effettuare delle piccole donazioni benefiche attraverso Internet: ottimo modo, devo dire, di far uso della rete e dei molteplici orizzonti su cui essa spazia.
Ho scoperto da non molto quest’associazione. La prima volta in cui ne sono venuta a conoscenza, sono stata colpita in particolar modo dal nome, 1 caffè, che mi ha subito spinto a fare ricerche per capire cosa potesse avere in comune il caffè con un’associazione Onlus. Per cui vi riporto qui sotto la citazione di Luciano De Crescenzo sulla quale si basa l’intero operato dello staff:
Una volta a Napoli, nel quartiere Sanità, quando uno era allegro, perché qualcosa gli era andata bene, invece di pagare un caffè ne pagava due e lasciava il secondo caffè, quello già pagato, per il prossimo cliente. Il gesto si chiamava “il caffè sospeso”. Poi, di tanto in tanto si affacciava un povero per chiedere se c’era un “sospeso”. Era un modo come un altro per offrire un caffè all’umanità.
Insomma, quello dell’offrire il caffè è un gesto eterno, comune, quotidiano e sempre molto gradito. Così quest’associazione mira a far comprendere come un piccolo atto, compiuto ogni mattina, possa essere in realtà di vitale importanza per qualcun altro.
L’associazione è sempre molto disponibile nei confronti di chi è interessato o ha dubbi a proposito delle donazioni. Anche il sito web (1caffe.org) dispone di una grafica essenziale, ma molto curata. Non mancano i contatti per tenersi sempre aggiornati.
Azzeccata anche l’ultima iniziativa organizzata, conclusa da parecchi giorni: lo staff ha indetto un contest fotografico in cui i migliori scatti raffiguranti tazzine, caffettiere e co., inviati per e-mail, o pubblicati sulla pagina Facebook o su Twitter, saranno premiati attraverso la pubblicazione sul calendario del prossimo anno firmato 1 caffè. I risultati verranno comunicati a breve.
Vi lascio qui le coordinate per tenersi sempre informati con 1 caffè!
Sito web: 1caffe.org
Pagina Facebook: facebook.com/1caffe
Twitter: @1caffe
e-mail: info@1caffe.org
Esmee Denters e le cover da YouTube
27 luglio 2012
Quando ho ascoltato per la prima volta una cover su YouTube avevo circa la tenera età di dodici anni. In quel periodo ho iniziato a scoprire un po’ tutto il web, dopo la difficile separazione da Prehistorik e Dina Blaster per pc, con cui trascorrevo i caldi pomeriggi d’estate. Mi ricordo di essere rimasta molto colpita dal talento di una certa Esmée Denters, che, in questo video duettava addirittura con Natasha Bedingfield, la cantante di Unwritten, allegra canzone diventata popolare per essere la colonna sonora della pubblicità dello shampoo Pantene. E da quel momento è nata la mia passione per le cover che spopolavano sul Tubo. Mi ricordo di Tiffany Alvord, Alyssa Bernal, Mia Rose, Savannah Outen e molte altre: ragazze acqua e sapone che, anche con una rudimentale webcam, sono riuscite a conquistare enormi numeri di visualizzazioni sul loro canale. Ma non solo: Esmée Denters, ad esempio, ha conquistato anche il cuore di un comunissimo ragazzo come Justin Timberlake, che appare con lei in questo video, mentre ascolta compiaciuto la sua “ragazza” che realizza una cover del suo pezzo storico What goes around comes around, complimentandosi e strappandole un abbraccio amichevole. Come ha fatto Esmée ad arrivare a tanto? È facile. Giusto Justin ha visto qualche suo video ed è rimasto colpito da lei. Non so in realtà se e quanto la faccenda possa essere stata vera. Fatto sta che a Esmée è scappato d’incidere un singolo con il suo amicone Justin, Love dealer.
Ma lei non è stata l’unica a raggiungere una certa fama. Anzi, le altre ragazze sopra citate hanno condiviso con lei la stessa esperienza, nonostante non ci sia stato un altro Justin Timberlake della situazione a dar loro la spinta, una volta salite sul grande trampolino chiamato YouTube.
Sono felicissima per tutti coloro che hanno iniziato a pubblicare qualche cover per finire poi in tour. Ma devo dire che, delle ragazze di cui vi ho accennato sopra, solo Alyssa Bernal è quella di cui ancora oggi apprezzo le cover. Forse alle altre la fama ha dato un po’ alla testa: sembra quasi che si vergognino di cantare una canzone come facevano un tempo, magari con un letto ancora disfatto dietro di loro e una camera in disordine. I software per correggere le imperfezioni vocali, poi, sono usati un po’ troppo: le voci diventano così metalliche e poco naturali. E le webcam? Mentre prima caratterizzavano a pieno le cover, ora sono state rimpiazzate da videocamere professionali e con alte capacità. Ma la cosa, che più di tutte mi scoccia, è vedere delle cantanti poco spontanee, legate molto all’apparenza e con il viso ricoperto di trucco.
Non trovo poi che alcune cantanti di YouTube abbiano chissà quali capacità vocali. Ad aumentare le visualizzazioni ai loro video, infatti, non sembrano essere tanto le esecuzioni, quanto la fama dei pezzi che vengono riproposti, quasi sempre commerciali. A questo punto mi chiedo se chi realizza una cover ami davvero quella canzone che tenta di riproporre.
È inutile che stia qui a dirvi di guardare tutti questi video per farvi capire quanto, a mio parere, siano parecchio uguali e monotoni: fidatevi delle mie parole. Piuttosto, ascoltate qualche pezzo di Alyssa Bernal (questo è il suo canale), poiché è lei che tiene in mano il testimone delle poche belle cover che si trovano su YouTube e che, ahimé, sono spesso ingiustamente calpestate.
Balli da nubili
27 giugno 2012
Volevo parlarvi di un vero e proprio fenomeno che ha interessato davvero tutto il mondo. Dopo il lancio di Single ladies, singolo estratto dall’album di Beyoncé I am… Sasha Fierce, sembra proprio che gli utenti di YouTube si siano davvero divertiti a guardare il video che ritrae la cantante alle prese con un divertente balletto, in compagnia di altre due giovani, dal corpo scolpito, che imitano le sue mosse. Neanche Beyoncé, come ha rivelato durante un’intervista, si sarebbe aspettata un tale successo. Il video, infatti, nonostante avesse richiesto dei costi piuttosto bassi, ha ricevuto un enorme numero di visualizzazioni. I motivi? Il ballo, perfettamente sincronizzato alla musica, quasi ipnotico: è impossibile guardare il video e non tentare di imitare le mosse che Beyoncé fa sembrare di una facilità assoluta.
E sembra proprio che il video abbia colpito davvero tutti, anche Justin Timberlake che, da quanto emerge in questo video, ci si è messo proprio d’impegno ad imparare le mosse. Eppure anche il re dei N’Sync, per quanto nei loro video sfoggiasse il suo talento nella danza, sembra avere difficoltà nei movimenti di bacino: decide così di tenere il ritmo con dei grotteschi movimenti di testa.
Ma si potrebbero fare altri innumerevoli esempi. Anzi, forse Justin Timberlake ha ottenuto meno successo di chi, magari per scherzo, si è ripreso in una divertente parodia di Single ladies, come questo simpatico signore.
Ciò di cui, però, un buon ballerino di Single ladies deve disporre è un paio di scarpe con un tacco non trascurabile e, elemento fondamentale, un perfetto body nero attillato. L’assenza di questi elementi è severamente punibile.
Sul podio di YouTube
25 giugno 2012
È già approdato nel mondo dello spettacolo e da parecchio tempo lavora anche per Radio Deejay, conducendo un programma tutto suo, dal nome originale, A tu per Gu. Recentemente ha anche scritto un libro con l’aiuto della sua cara amica Alessia Pelonzi, 10 regole per fare innamorare, un divertente manuale per i più inesperti in amore, che però ha poco a che vedere con l’omonimo film, diretto da Cristiano Bortone, in cui ha recitato proprio la parte di Marco, l’impacciato protagonista alle prese con la conquista di un’ambita preda, quasi irraggiungibile.
Sì, insomma, è inutile girarci tanto intorno: sto parlando di Guglielmo Scilla, AKA Willwoosh, un ventiquattrenne romano che qualche anno fa si è avventurato nel mondo di YouTube, pubblicando dei video, che, pubblicizzati da Clio Zammatteo (Clio MakeUp) nel suo ormai celebre canale di tutorial per trucco, hanno raggiunto alte vette di visualizzazioni nel giro di breve tempo.
Nonostante il Guglielmo della radio non mi faccia particolarmente impazzire, devo ammettere che trovo in Willwoosh un ragazzo davvero in gamba, talentuoso e maturo: bravo a recitare (vi consiglio a questo proposito di guardare la web serie da lui stesso scritta, Freaks!), è un ragazzo modesto, con la testa sulle spalle e… i piedi per terra! È per questo che tendo a scostarmi da coloro che a mio parere azzardano troppo con le parole e osano già definirlo “venduto”. Per quanto Guglielmo possa essere cresciuto e cambiato, trovo in lui sempre lo sguardo inconfondibile, per cui già tante ragazzine erano impazzite e continuano a farlo, e l’enorme disponibilità che estende a tutti i suoi fans.
Quindi, basta cercare il pelo nell’uovo in un ragazzo con un buono spirito critico e, soprattutto, pronto a vivere al meglio tanti anni di carriera che, andando avanti di questo passo, sicuramente gli aspetteranno!