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Lezioni di cioccolato

2 settembre 2012

Una serata uggiosa come quella di oggi è l’ideale per spaparanzarsi sul letto a guardare un bel film.

Mi avevano consigliato Lezioni di cioccolato, diretto da Claudio Cupellini, e ne ho subito approfittato.

Mattia (Luca Argentero) è un giovane geometra di trentadue anni che conosce, presso un circolo di golf, un distinto signore, Ugolini (Ivano Marescotti), al quale promette la ristrutturazione del suo casale a un modico prezzo, alquanto inferiore rispetto a quelli che gli erano stati proposti. Per far ciò, tuttavia, il povero Mattia si affida al lavoro nero, evitando così “sprechi” di denaro per la costruzione di tutti gli impianti che assicurino la tutela degli operai. Uno di loro, Kamal (Hassan Shapi), di origini egiziane, cade accidentalmente dal tetto, in cui stava portando avanti il suo lavoro, e rimane infermo. Mattia ha paura che il suo dipendente possa denunciarlo alla polizia. È per questo che decide di assecondare Kamal: partecipa così, al suo posto, spacciandosi per lui, ad un importante corso di cioccolato, per insegnargli poi la preparazione di ottimi cioccolatini. Mattia è così occupato sia dall’attività di cucina che da quella di geometra, e davvero inizia a stressarsi. Tutto questo non basta: Cecilia (Violante Placido), si innamora di lui tra zucchero e chicchi di cacao, nell’accogliente cucina della Perugina. Queste distrazioni non giovano di certo al povero Kamal/Mattia che deve, invece, puntare a un solo obiettivo: vincere il concorso finale per assicurarsi un bel montepremi con cui aprire una cioccolateria.

Il film è spassoso e divertente: la trama è piuttosto lineare, il finale non troppo scontato. L’aspetto che più mi è piaciuto è l’arricchimento che offre allo spettatore: il bravissimo Hassan Shapi, interpretando la parte di un egiziano poco più che quarantenne, trasmette al meglio i valori tipici della sua cultura, facendo uso di numerosi proverbi per spiegare i fatti di vita quotidiana.

La bravura di Luca Argentero, nell’interpretare un personaggio di una cultura differente, e la coinvolgente spontaneità di Hassan Shapi sono gli ingredienti di questo film bello e dolce come… il cioccolato!